Dal 1° gennaio sono entrate in vigore rilevanti modifiche al sistema delle detrazioni fiscali. La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto, per chi supera determinate soglie di reddito, un tetto massimo agli oneri detraibili, con effetti significativi su dichiarazioni e pianificazioni fiscali.
Nuove soglie e regole in vigore
Le nuove disposizioni, contenute nell’articolo 16-ter del TUIR, prevedono che i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75.000 euro (escludendo il reddito dell’abitazione principale) siano soggetti a un limite massimo di spese detraibili.
👉 Il tetto massimo è di 14.000 euro per redditi tra 75.000 e 100.000 euro. Oltre i 100.000 euro, il limite scende a 8.000 euro. Ma attenzione: l’importo effettivo dipende anche dal numero di figli fiscalmente a carico.
Quanto incide la composizione familiare👨👩👧👦
Il massimale detraibile si riduce progressivamente in base al numero di figli a carico. Chi ha almeno tre figli o un figlio disabile potrà usufruire del 100% del tetto. Con due figli si scende all’85%, con un figlio al 70%, mentre chi non ha figli potrà detrarre solo il 50% dell’importo massimo.
👶 Un chiarimento importante: per essere considerato a carico, è sufficiente che il figlio lo sia stato anche solo per una parte dell’anno in cui si è sostenuta la spesa. Ovviamente, resta necessario rispettare i limiti di reddito previsti dalla normativa per essere considerati fiscalmente a carico.
Quali spese rientrano nel limite (e quali no)
Rientrano nei nuovi tetti tutti gli oneri per i quali è prevista una detrazione fiscale. Fanno eccezione:
🏥 Le spese sanitarie, che restano integralmente detraibili
🚀 Gli investimenti in start-up e PMI innovative, che continuano a beneficiare della piena detrazione, senza soglie
Altri chiarimenti importanti📊
L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 6/E del 2025, ha specificato che nel calcolo del reddito complessivo rientrano anche i redditi derivanti da regimi sostitutivi, come il forfettario. Per chi ha aderito al concordato preventivo biennale, si considera il reddito effettivo, non quello stimato.
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