Il canone speciale RAI è un’imposta dovuta da imprese, enti e associazioni che detengono apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive al di fuori dell’ambito familiare. È un tributo diverso e separato rispetto al canone ordinario pagato dalle famiglie e riguarda esclusivamente l’uso professionale di televisori e radio.
Il Ministero ha chiarito che il canone si applica esclusivamente al servizio di radiodiffusione e non alle altre forme di diffusione su dispositivi come tablet, smartphone, computer o monitor privi di sintonizzatore.
Pertanto, le imprese che non detengono nei propri locali apparecchi TV o radio trasmettitori non sono tenute al pagamento, anche qualora abbiano ricevuto solleciti o richieste da parte della RAI.
Chi è obbligato al pagamento
Il canone speciale è dovuto da chi utilizza apparecchi televisivi o radiofonici all’interno di attività economiche o associative. In particolare sono interessate:
- Imprese e attività commerciali (bar, ristoranti, negozi, parrucchieri, palestre)
- Uffici e studi professionali
- Strutture ricettive (hotel, agriturismi, B&B)
- Associazioni ed enti non profit
- Aziende con sale d’attesa o spazi comuni dotati di TV o radio
L’obbligo scatta solo se nei locali dell’attività è presente almeno un dispositivo idoneo alla ricezione.
Chi NON deve pagare
Il canone speciale non è dovuto da attività che:
- non possiedono televisori o radio;
- utilizzano solo monitor o apparecchi non idonei alla ricezione (PC senza tuner TV, schermi per videosorveglianza o per presentazioni);
- svolgono la propria attività in ambito domestico senza utilizzo professionale degli apparecchi.
In questi casi l’impresa non è soggetta al tributo, anche in presenza di comunicazioni RAI.
Come rispondere ai solleciti RAI
Negli ultimi anni molte imprese hanno ricevuto solleciti o richieste di pagamento del canone speciale anche in assenza di apparecchi soggetti al tributo.
In questi casi è consigliabile:
- Non ignorare la comunicazione, ma verificare la propria posizione.
- In caso di assenza di apparecchi, inviare una dichiarazione di non detenzione, tramite PEC, indicando:
- Dati dell’impresa
- Numero di protocollo della lettera ricevuta
- Dichiarazione che “non si detengono apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive presso la sede dell’attività”.
- Dati dell’impresa
- Conservare copia della PEC e della ricevuta di consegna come prova.
Conclusione
Il canone speciale RAI è dovuto solo in caso di effettiva detenzione di apparecchi idonei alla ricezione televisiva o radiofonica nelle sedi dell’attività.
Conoscere i chiarimenti ministeriali e rispondere tempestivamente ai solleciti permette di evitare pagamenti non dovuti e di tutelare l’impresa contro richieste improprie.
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